Oggi ho deciso di condividere con voi qualche mia
riflessione e apprezzamento su una delle figure musicali contemporanee che
ritengo di maggiore rilevanza, non solo per la sua storia quanto per l’originalità,
la maestria e la passione che mette nelle sue opere.
Così, vorrei prendere qualche minuto del vostro tempo per
parlarvi di Ezio Bosso.
Nel panorama classico odierno, raramente ho trovato tanta
originalità e passione sorgere dalle proprie opere, nonostante ci siano grandi
compositori quali Ludovico Einaudi, Michael Finnissy o Philip Glass che
riescono a creare melodie bellissime.
Ciò che differenzia Bosso da molti altri nomi è la
perseveranza che, se applicata a una mente geniale, può dar vita a una danza di
emozioni, note e sentimenti unica, proprio come nel suo caso. Ovviamente, come
molti compositori ha avuto i suoi maestri da cui ha tratto ispirazione per
alcune sue opere, ma a contrario di molti casi, queste non diventano una copia
o un mero esercizio di ciò che è stato appreso. Basti pensare al suo legame con
i bassi che caratterizza molte sue composizioni tra cui la colonna sonora di “Io non ho paura”, tratto dall’omonimo
romanzo: sono indubbiamente influenza del suo maestro austriaco Ludwig
Streicher, che conobbe poco più che sedicenne, ma le similitudini sono ben
poche.
La fama di bosso negli ultimi due anni, probabilmente è
dovuta alla sua comparsa a Sanremo del 2016, che ha portato poi siti come “L’Huffington Post” e giornali quali “La Stampa” o “La Repubblica” a parlare di lui. La cosa che mi rattrista, è che
questo suo successo sia attribuito maggiormente alle sue recenti disavventure e
non piuttosto all’effettiva genialità e passione che mette in ogni singola
composizione. Ha avuto un’auge mediatico pazzesco dopo l’edizione del noto (e a
detta mia scialbo) programma musicale italiano, ma quante persone lo
conoscevano e lo ascoltano ancora oggi effettivamente? Ben poche, questo perché
sono state più le sue parole e l’apparente difficoltà che può avere nel suonare
a farlo finire, per breve tempo, sulla bocca di tutti.
In quel periodo ho trovato social network intasati di
video suoi a Sanremo o foto con lui in sedia a rotelle. La mia maliziosità mi
ha portato spesso a chiedere a queste persone di citarmi 3 titoli di
composizioni sue e coloro che mi hanno dato una risposta corretta o
soddisfacente sono quasi pari a zero. Tutto questo mi ha deluso alquanto…
possibile che le persone siano più influenzate dall’immagine di un musicista,
un compositore piuttosto che dalle sue effettive opere?
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"Holes in The Sky", Martin Stranka |
Ed è questo che la sua musica mi trasmette: quell’emozione
unica, profonda, melanconica di un essere umano rimasto solo con sé stesso,
dove il mondo appare come una lontana, impalpabile cornice dei nostri pensieri.
Ogni nota diventa un grido, una parola, una sensazione
dell’animo umano, di una persona che vorrebbe solo vivere, amare, sorridere. Una
vita senza musica è come un corpo senz’anima, solo un’immagine che non racconta
nulla e priva di emozioni.
Senza buio, non esisterebbe la luce. Senza suoni non
esisterebbe la musica e, senza emozioni, non esisterebbe l’uomo. Così racconta
la musica di Ezio Bosso, così racconta la vita e con sé il silenzio.
La musica comincia dove finisce il potere delle parole.
Richard Wagner
Non lo avevo mai sentito ma devo dire che lo trovo piacevole e interessante. Del resto sono anni che non aggiorno le mie conoscenze in materia, nonostante in una lunga fase della mia vita abbia rischiato io stesso di fare della composizione musicale la mia attività principale.
RispondiEliminaSecondo me è molto bravo, le sue composizioni più datane sono un po' più complesse ma trovo che le ultime siano cariche di emozioni. In questi anni ci sono tanti bravi compositori (dimenticavo anche Tiersen), ma pochi secondo me riescono a trasmettere certe cose.
EliminaNon conoscevo questo tuo aspetto, ti credevo solo un amante della buona musica :) nei miei primi due anni di università lavoravo con un amico per creare whistles, che andavano a compositori e band varie in giro per il mondo, ma ho smesso ormai. Però era meraviglioso sentire cosa componevano da una tua creazione.