Oggi, cari lettori, ho una sorpresina per voi! Riprendo in mano il Blog dopo un periodaccio di assenza, lavoro e sfortune con un Guest Post di un autore fantastico che non smetterà mai di sorprendermi con i suoi racconti e articoli meravigliosi. Ma di lui ne avete già sentito parlare più e più volte, non sto a dilungarmi e lascio la parola a Marco Lazzara!
L’Arcani
Tour è un giro promozionale del mio
secondo libro, Arcani, per i blog che
decidono di ospitare l’iniziativa. Il blogger che partecipa deve scegliere una
carta dei Tarocchi, ognuna delle quali nel mio libro è rappresentata da un
racconto, e riceve in cambio da me un guest-post correlato. Anna Massé (che ringrazio dell’adesione) ha scelto la
carta de La Luna.
La Carta: “La
Luna è la rappresentazione del sogno, della magia e delle illusioni. Le
cose al chiaro di luna sono molto diverse da come apparirebbero alla
rivelatrice luce del sole.”
Il racconto nel mio libro: Si
tratta di Uno di Questi Giorni Alice..., in cui la piccola protagonista è
tormentata da un pestifero ragazzino che con lei fa il bulletto...
Il Lato Oscuro della Luna
“E se con anche degli
oscuri presagi la tua testa dovesse esplodere, allora ti vedrò sul lato oscuro
della luna.” (Pink Floyd, Brain
Damage, da The Dark Side of the Moon)
La Luna, il
satellite del nostro pianeta, presenta sempre la medesima faccia rivolta verso la
Terra: c'è quindi una parte della superficie lunare che non può essere vista da
un osservatore che si trovi sul nostro pianeta. Questo è dovuto al fatto che i
periodi dei due principali movimenti che essa compie nello spazio (rotazione
sul proprio asse e rivoluzione attorno alla Terra) siano pressoché uguali; l’effetto
è noto come rotazione sincrona, ed è comune a quasi tutte i satelliti del Sistema
Solare. Per questa ragione, la Luna è divisa in due metà, separate da una linea
di demarcazione chiamata terminatore: il lato illuminato, quello che è
possibile osservare dalla Terra, e il lato oscuro, che invece ci è nascosto.
Entrambi i lati sono comunque illuminati dal sole.
Come si può
osservare anche a occhio nudo, la faccia illuminata della Luna presenta un
aspetto disomogeneo, con zone di diversa gradazione di colore: alcune più
chiare, gli altipiani o terre alte, accidentate e butterate da una gran
quantità di crateri delle più varie dimensioni, e diverse zone più scure,
chiamate mari, i quali in effetti sono pianure basaltiche, originatesi da
antiche eruzioni di materiale incandescente.
Al contrario della
faccia visibile dalla Terra, in quella nascosta sono scarsissimi i mari scuri e
prevalgono invece le terre alte. Sul differente aspetto dei due lati sono state
formulate varie ipotesi, ma la ragione di questa diversità non è ancora ben
compresa. Si è ormai d'accordo nello spiegare la formazione di molti crateri,
se non tutti, a seguito dell’impatto da parte di corpi precipitati dallo spazio;
perciò una spiegazione semplice potrebbe essere individuata considerando che il
lato illuminato è più protetto di quello oscuro per via della presenza della
Terra, ovvero quest’ultimo può essere più facilmente bersagliato da meteoriti. Vi
sono invece differenti punti di vista per quello che riguarda l'origine dei
mari.
È noto da tempo
che la Luna ha una forte asimmetria, dovuta al fatto che il suo centro
geometrico è spostato di circa due chilometri rispetto al centro di massa.
L'interpretazione più semplice che si può darne è che la crosta (più leggera)
sulla faccia visibile dalla Terra sia più sottile di quella che si trova sulla
faccia nascosta, dato che il centro di massa è spostato verso la Terra. Questa
asimmetria può essere la conseguenza di una inomogeneità chimica avvenuta all'epoca
dell'accrescimento, ovvero successiva al distacco della Luna dalla Terra
durante la sua formazione: questo può aver infine portato alla formazione di
mari sulla faccia visibile e alla loro quasi assenza su quella opposta.
Alcuni scienziati
ipotizzano invece che, così come la forza gravitazionale lunare provoca le
maree terrestri, analogamente la gravità esercitata dalla Terra potrebbe avere
un effetto sulla Luna, specialmente sul lato illuminato, agendo esclusivamente
sulla crosta.
Molti ricercatori sono
piuttosto dell’idea che i mari si siano formati in seguito a un'intensa
attività vulcanica, durante la quale della lava fusa, proveniente dall'interno
della Luna, si sia depositata sui loro bacini. Ma questo non spiegherebbe
perché sulla faccia nascosta i mari siano quasi del tutto assenti. Altri
pensano che i bacini dei mari si siano formati per l'impatto di oggetti
provenienti dallo spazio, e che la Luna sia semplicemente stata una massa di
rocce fredde senza vulcani o movimenti tellurici come quelli della Terra:
ritengono cioè che la Luna sia oggi essenzialmente com’era al tempo della sua
formazione. Quando un oggetto colpisce la superficie lunare, produce nella zona
dell'impatto un bacino di rocce fuse, increspato da onde circolari molto simili
alle perturbazioni che genera un sasso gettato in una pozza d'acqua. In seguito
le rocce si raffreddano, e il loro irrigidimento ferma il movimento dell'onda,
congelandola per sempre. Sulla faccia oscura si trovano parecchie di queste
strutture a onda congelata, mentre nessuna su quella visibile: ovvero l’esatto contrario
di quanto avviene per i mari, suggerendo che se si togliesse dai mari della
faccia visibile il materiale riempiente, si troverebbero al di sotto strutture
di questo tipo.
Un'altra
circostanza piuttosto strana è rivelata dalle registrazioni altimetriche
ottenute durante il volo dell'Apollo 15: la differenza tra le altitudini e le
depressioni è circa doppia sul lato oscuro della Luna rispetto a quello
illuminato. Questo sembra poter essere spiegato solo supponendo che sulla
faccia rivolta verso la Terra le depressioni siano state sommerse da un qualche
materiale riempiente, come da un mare di materia dal quale sporgono solo le
creste, e dato che le cime sono molto più acuminate sulla faccia invisibile che
su quella visibile, questa sostanza avrebbe dovuto avere anche la capacità di
smussarle. Per ottenere qualcosa del genere ci vorrebbe un materiale molto più
friabile della lava, ad esempio della polvere.
Per ora rimane un
mistero, ma forse un giorno scopriremo il motivo per cui il lato illuminato e
il lato oscuro della Luna sono così differenti.
“Non c’è alcun lato oscuro della luna. In effetti è tutta scura.” (Pink Floyd, Eclipse, da The Dark Side of the Moon)
Per seguire gli altri post dell’iniziativa, vedi: http://tinyurl.com/hap3fs3
Link al mio libro: http://tinyurl.com/zwtwq9j
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