mercoledì 6 aprile 2016

Arcani Tour #8 – La Luna (Guest-Post di Marco Lazzara)


Oggi, cari lettori, ho una sorpresina per voi! Riprendo in mano il Blog dopo un periodaccio di assenza, lavoro e sfortune con un Guest Post di un autore fantastico che non smetterà mai di sorprendermi con i suoi racconti e articoli meravigliosi. Ma di lui ne avete già sentito parlare più e più volte, non sto a dilungarmi e lascio la parola a Marco Lazzara!

L’Arcani Tour è un giro promozionale del mio secondo libro, Arcani, per i blog che decidono di ospitare l’iniziativa. Il blogger che partecipa deve scegliere una carta dei Tarocchi, ognuna delle quali nel mio libro è rappresentata da un racconto, e riceve in cambio da me un guest-post correlato. Anna Massé (che ringrazio dell’adesione) ha scelto la carta de La Luna.


La Carta: “La Luna è la rappresentazione del sogno, della magia e delle illusioni. Le cose al chiaro di luna sono molto diverse da come apparirebbero alla rivelatrice luce del sole.”
Il racconto nel mio libro: Si tratta di Uno di Questi Giorni Alice..., in cui la piccola protagonista è tormentata da un pestifero ragazzino che con lei fa il bulletto...


Il Lato Oscuro della Luna

“E se con anche degli oscuri presagi la tua testa dovesse esplodere, allora ti vedrò sul lato oscuro della luna.” (Pink Floyd, Brain Damage, da The Dark Side of the Moon)


La Luna, il satellite del nostro pianeta, presenta sempre la medesima faccia rivolta verso la Terra: c'è quindi una parte della superficie lunare che non può essere vista da un osservatore che si trovi sul nostro pianeta. Questo è dovuto al fatto che i periodi dei due principali movimenti che essa compie nello spazio (rotazione sul proprio asse e rivoluzione attorno alla Terra) siano pressoché uguali; l’effetto è noto come rotazione sincrona, ed è comune a quasi tutte i satelliti del Sistema Solare. Per questa ragione, la Luna è divisa in due metà, separate da una linea di demarcazione chiamata terminatore: il lato illuminato, quello che è possibile osservare dalla Terra, e il lato oscuro, che invece ci è nascosto. Entrambi i lati sono comunque illuminati dal sole.
Come si può osservare anche a occhio nudo, la faccia illuminata della Luna presenta un aspetto disomogeneo, con zone di diversa gradazione di colore: alcune più chiare, gli altipiani o terre alte, accidentate e butterate da una gran quantità di crateri delle più varie dimensioni, e diverse zone più scure, chiamate mari, i quali in effetti sono pianure basaltiche, originatesi da antiche eruzioni di materiale incandescente.
Al contrario della faccia visibile dalla Terra, in quella nascosta sono scarsissimi i mari scuri e prevalgono invece le terre alte. Sul differente aspetto dei due lati sono state formulate varie ipotesi, ma la ragione di questa diversità non è ancora ben compresa. Si è ormai d'accordo nello spiegare la formazione di molti crateri, se non tutti, a seguito dell’impatto da parte di corpi precipitati dallo spazio; perciò una spiegazione semplice potrebbe essere individuata considerando che il lato illuminato è più protetto di quello oscuro per via della presenza della Terra, ovvero quest’ultimo può essere più facilmente bersagliato da meteoriti. Vi sono invece differenti punti di vista per quello che riguarda l'origine dei mari.


È noto da tempo che la Luna ha una forte asimmetria, dovuta al fatto che il suo centro geometrico è spostato di circa due chilometri rispetto al centro di massa. L'interpretazione più semplice che si può darne è che la crosta (più leggera) sulla faccia visibile dalla Terra sia più sottile di quella che si trova sulla faccia nascosta, dato che il centro di massa è spostato verso la Terra. Questa asimmetria può essere la conseguenza di una inomogeneità chimica avvenuta all'epoca dell'accrescimento, ovvero successiva al distacco della Luna dalla Terra durante la sua formazione: questo può aver infine portato alla formazione di mari sulla faccia visibile e alla loro quasi assenza su quella opposta.
Alcuni scienziati ipotizzano invece che, così come la forza gravitazionale lunare provoca le maree terrestri, analogamente la gravità esercitata dalla Terra potrebbe avere un effetto sulla Luna, specialmente sul lato illuminato, agendo esclusivamente sulla crosta.
Molti ricercatori sono piuttosto dell’idea che i mari si siano formati in seguito a un'intensa attività vulcanica, durante la quale della lava fusa, proveniente dall'interno della Luna, si sia depositata sui loro bacini. Ma questo non spiegherebbe perché sulla faccia nascosta i mari siano quasi del tutto assenti. Altri pensano che i bacini dei mari si siano formati per l'impatto di oggetti provenienti dallo spazio, e che la Luna sia semplicemente stata una massa di rocce fredde senza vulcani o movimenti tellurici come quelli della Terra: ritengono cioè che la Luna sia oggi essenzialmente com’era al tempo della sua formazione. Quando un oggetto colpisce la superficie lunare, produce nella zona dell'impatto un bacino di rocce fuse, increspato da onde circolari molto simili alle perturbazioni che genera un sasso gettato in una pozza d'acqua. In seguito le rocce si raffreddano, e il loro irrigidimento ferma il movimento dell'onda, congelandola per sempre. Sulla faccia oscura si trovano parecchie di queste strutture a onda congelata, mentre nessuna su quella visibile: ovvero l’esatto contrario di quanto avviene per i mari, suggerendo che se si togliesse dai mari della faccia visibile il materiale riempiente, si troverebbero al di sotto strutture di questo tipo.


Un'altra circostanza piuttosto strana è rivelata dalle registrazioni altimetriche ottenute durante il volo dell'Apollo 15: la differenza tra le altitudini e le depressioni è circa doppia sul lato oscuro della Luna rispetto a quello illuminato. Questo sembra poter essere spiegato solo supponendo che sulla faccia rivolta verso la Terra le depressioni siano state sommerse da un qualche materiale riempiente, come da un mare di materia dal quale sporgono solo le creste, e dato che le cime sono molto più acuminate sulla faccia invisibile che su quella visibile, questa sostanza avrebbe dovuto avere anche la capacità di smussarle. Per ottenere qualcosa del genere ci vorrebbe un materiale molto più friabile della lava, ad esempio della polvere.
Per ora rimane un mistero, ma forse un giorno scopriremo il motivo per cui il lato illuminato e il lato oscuro della Luna sono così differenti.


“Non c’è alcun lato oscuro della luna. In effetti è tutta scura.” (Pink Floyd, Eclipse, da The Dark Side of the Moon)

Per seguire gli altri post dell’iniziativa, vedi: http://tinyurl.com/hap3fs3
Link al mio libro: http://tinyurl.com/zwtwq9j


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