Al solito, un post dal titolo strano. Perché?
Dunque, portate pazienza e lasciatemi spiegare.
Nelle ultime settimane, me ne stanno
capitando di tutti i colori: coinquilini che mi fanno dare di matto, gente che
mi insegue in metropolitana, il gatto che caccia blatte e me le lascia come
regalo nelle scarpe, università che non mi lascia un attimo di tempo tra
lezioni, pratiche ed esami, notti insonni passate a studiare o a pensare alle
cose più inutili possibili e mille altre cose. Mio padre, conscio del fatto che
sto davvero esaurendo energie e pazienza, ha ben pensato di mandarmi il
seguente messaggio:
“Ricordati sempre chi sei!”
Il meraviglioso capolavoro che vedete
nella foto, è un mio disegno di quando avevo circa 3-4 anni e che i miei
genitori hanno conservato insieme al “Giallo-azzurro
coniglio mannaro”, che rappresenta un dittico di inestimabile valore appeso
in camera mia, in campagna, di cui vi risparmio la visione. Guardando questa
foto, mi sono ricordata di quando ero una tappetta: volevo andare sulla luna per
scoprire se fosse fatta veramente di formaggio (maledetti Wallace e Gromit). Ed
essendo io una persona che rimugina molto sui ricordi, che vive dei suoi sogni
pensando a quello che è e non è stato, mi sono venuti in mente mille pensieri.
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Wallace e Gromit: una fantastica gita |
Siamo stati tutti bambini, adolescenti e
in fondo lo siamo ancora. Abbiamo avuto tutti delle ambizioni assurde, io per
esempio, in un momento della mia infanzia, volevo diventare un’astronauta e addomesticare
orsi allo stesso tempo, magari invece voi volevate diventare gli imperatori
della galassia o chissà che.
Certe volte passiamo dei momenti assurdi
nella nostra vita: lo stress e l’ansia ci logorano dentro, momenti orrendi ci
impediscono di essere felici e talvolta la solitudine ci impedisce di fare
qualunque cosa. Vorremmo qualcuno al nostro fianco, per un bacio o dormirci
accanto, sentirci amati e invece ci troviamo con una pila di libri e fogli
mezzi smangiucchiati da un gatto che nel frattempo si sta facendo uno spuntino
con le tue mutande rubate dallo stendino.
A volte per impressionare qualcuno, che
sia per lavoro, amici o per amore, non siamo noi stessi. Mettiamo una maschera
e cerchiamo di essere qualcun altro, nascondiamo i nostri desideri e ce li
teniamo dentro per paura di un rifiuto, portandoli dietro. In altri casi invece
siamo talmente occupati nel preparare esami, organizzare gli impegni e il lavoro
che ci dimentichiamo persino di chi siamo e cosa vogliamo.
Ecco, io vi dico: non fatevi rubare la
vita dagli impegni. Il tempo passa, le cose cambiano e talvolta ci
dimentichiamo di chi siamo veramente e di cosa vogliamo per talmente tanto
tempo che a un certo punto ci guardiamo allo specchio e non ci riconosciamo
più.
Dov’è finita quella ragazza che voleva
diventare veterinaria, che amava leggere e scrivere sotto gli alberi in mezzo a
un prato, che desiderava con tutto il suo cuore di dare un bacio all’ uomo che
ama? Dov’è finito quel ragazzo che voleva diventare medico, avvocato, attore,
scienziato? Dove siamo finiti?
In quello specchio non rimane che una
persona logorata dalla fatica, dalla solitudine, dalla tristezza, dallo stress
e dall’ ansia di non riuscire a fare nulla. Ci dimentichiamo di chi siamo
veramente talvolta.
Bambini, cresciuti, con una marea di
responsabilità e impegni che ci portano via la vita, i sogni, certe volte.
Fermiamoci un attimo a pensare: ne vale
davvero la pena? Vale davvero la pena lavorare così tanto, perdere così tanto
tempo per qualcosa? Forse sì o forse no. La scelta è vostra, prendetela con
cautela.
Non abbiate paura di fallire, perché i
veri falliti sono coloro che non ci provano o che si arrendono, che si accontentano
e non vanno oltre, che si sono dimenticati i loro desideri.
Provate a riprendere in mano una vostra
foto di qualche anno fa, un vecchio disegno (anche se raffigura un orrendo
razzo amorfo) e cercate di ricordare quel momento preciso, quel periodo. Quanto
siete cambiati da allora?
Io, per esempio, ero una teppista già da marmocchia... |
Ho fatto decisamente troppe domande in
questo post, ma vi rassicuro che i prossimi articoli saranno decisamente più
piacevoli :)