Ho deciso di partecipare al meme
di Marco Lazzara, lanciato dal suo blog ormai in fase di chiusura. Mi sembra un’idea
carina per farvi capire quanto è psicopatica la persona che sta dietro lo schermo
a scrivere certe scemenze. A QUESTO link trovate il post originale di Marco
dove racconta le sue follie. Vi invito a partecipare :)
E dunque ora vi racconto 22 mie
follie, caratteristiche e comportamenti strani.
1. Come molti sanno studio e vivo temporaneamente in Spagna.
Mi sento sempre chiedere il perché della mia scelta, e cerco di nascondere la
realtà. La verità? Volevo allontanarmi da un ambiente che mi stava logorando,
da certe persone. Quindi ho voluto prendermi un periodo per rimettermi in sesto
e ho avuto l’occasione di essere ammessa in un’università eccellente.
2. Scrivo solo ed esclusivamente con penne di colore blu,
non sopporto quelle nere che uso solo in caso mi venga espressamente richiesto
o per qualche ragione particolare.
3. Odio l’odore di fumo, che mi si attacca ai capelli e mi
fa venire mal di testa. Per giunta trovo molto sgarbate le persone che fumano
appena fuori dai luoghi pubblici, non potete andare 10 metri più avanti? Che
cavolo…
4. Sono ambidestra, come mio padre, anche se tendo a fare
molti sport come mancina e preferisco scrivere con la destra per non macchiarmi
le mani. Credo che ciò sia dovuto anche al fatto che il primo giorno delle
elementari, giocando a fulmine, un bambino mi chiuse di colpo il pollice della
mano destra in una porta di metallo, rompendomelo. Così ho imparato a scrivere e
a fare molte cose da mancina.
5. Mi fanno uno schifo tremendo gli spretzel, gnocchetti di
spinaci surgelati, perché da piccola ho avuto un’intossicazione alimentare per
colpa loro.
6. Ho recentemente scoperto di essere allergica ai peperoni
rossi e a un conservante che mettono nelle fragole non biologiche (ma solo in
Italia apparentemente).
7. La mia torta preferita è la torta di carote (o carrot
cake all’inglese), anche se odio le carote cotte.
8. Adoro i vestiti gotici ed elfici, pieni di pizzi,
corsetti ecc. ho una vera e propria ossessione per questo genere di abiti che
però metto molto di rado, se non per concerti, serate o eventi che mi diano un
pretesto per indossarli. Oppure li conservo per future occasioni, essendo in
alcuni casi forse un po’ troppo osé.
9. Detesto Games of Thrones. Mi dispiace gente, ma lo trovo
di una noia mortale. Ho visto 4 stagioni, quasi obbligata da amici, poi ne ho
avuto davvero le scatole piene. Secondo me non è altro che una soap opera
fantasy mirata ad attirare il più vario pubblico possibile, il che spiega
intreschi, tette al vento in continuazione, violenza, oh già, e l’unico
personaggio che mi sia interessato: Calisi, simbolo dell’emancipazione
femminile. Che poi era proprio necessario metterci anche gli zombie? Non sapevate
più che inventarvi? Al diavolo, preferisco impiegare il mio tempo guardando
altro.
10. Odio ogni tipo di bevanda gassata, specialmente la Coca-cola
e persino l’acqua frizzante. Non riesco proprio a berle, mi fanno venire
immediatamente il singhiozzo. L’unica cosa leggermente gasata che riesco a bere
è la birra, però non reggo molto l’alcol.
11. Piango solo per un film: UP. I primi 10 minuti mi
commuovono ogni volta, per non parlare poi di una scena verso il finale che
trovo davvero toccante.
12. Per anni ho voluto farmi due tatuaggi, uno sulla schiena,
alla base del collo, e uno sul braccio destro. Li disegnai anche, perché erano
piuttosto personali. Un giorno andai da uno dei migliori tatuatori per
informarmi, appena gli mostrai i disegni però mi disse che erano troppo
complicati e per 100€ ciascuno poteva farmi una bozza sua. Allora ho rinunciato
all’impresa.
13. Ho 5 piercing sull’ orecchio destro ma l’idea originale è
di farne 7 in totale raggruppati in questa maniera: 3 nel lobo auricolare, 3
nell’helix nella parte media dell’orecchio, e uno superiore, distaccato, oltre
la gobba di Darwin. Ognuno di essi ha un preciso significato che rappresenta la
mia vita ed è accompagnato da un gioiello particolare. Quello singolo, in alto
rappresenta l’amore, i tre centrali sono dedicati all’amicizia, la passione e
il sogno. Gli ultimi 3 sono un po’ particolari: rappresentano il più esterno l’arte,
il medio la scienza e l’ultimo me stessa (quello più vicino al viso) che come
gioiello è rappresentato da un uroboro (che dopo anni di ricerca ho
commissionato ad un’artista, ispirato a un mio disegno).
14. Solo due persone su questo pianeta riescono a farmi
perdere completamente il lume della ragione: mia sorella e un mio ex fidanzato.
Tendo a ignorare finché posso, poi sono cavoli. Davvero non auguro a nessuno di
vedermi incazzata.
15. Non sopporto gli ipocriti. Per anni al liceo mi sono
sorbita le facce di idioti che si credevano i migliori, che dicevano le peggio
cose di me alle spalle pensando che non me ne accorgessi, venendomi poi a fare
la bella faccia per chiedermi favori. Non ho mai reagito, mi sono sempre tenuta
la mia incazzatura per me standoci molto male. Ho avuto una meravigliosa
soddisfazione però lasciando passare il tempo, ovvero vedere proprio quelle
persone fallire nella loro misera e venirmi a chiedere aiuto. Forse la “fallita”
non sono io, se mi venite a chiedere come uscire dai problemi che vi siete
creati con la vostra vanità.
16. Ho un certo feeling con i bambini, specialmente i più
piccini. Una delle cose che preferisco è leggere favole alla mia figlioccia
Bianca che adora schiavizzarmi ogni volta che la vado a trovare, facendomi
leggere libri su libri, mentre i suoi fratelli maggiori mi supplicano di farli
saltare o prenderli a spalle. La cosa curiosa è che mi invento ogni sorta di
gioco cretino per farli divertire e mi ritrovo coi baffi finti, vestiti al
rovescio, braccia piene di fango, brillantini ovunque ecc.
17. Non mi vesto mai di giallo. È un colore che mi irrita.
18. Mi fanno senso le barbabietole. Mi ricordano dei reni,
anche se non ci assomigliano per niente.
19. Ho problemi di insonnia, quindi spesso per
tranquillizzarmi e prendere sonno abbraccio un cuscino o appoggio la pianta dei
piedi contro il muro.
20. Odio le discoteche. Ci sono andata solo una volta per un’occasione
importate, a maggio dello scorso anno, gratuitamente, e ho resistito mezz’ora
prima di uscire e tornarmene a casa. La folla mi infastidisce, i pervertiti
idem, non mi piace quel genere di musica e trovo tutto ridicolo. Insomma, i
miei pregiudizi su questi posti hanno trovato il loro fondamento.
21. A periodi tendo ad avere ossessioni per un qualche tipo
di cibo, che di solito svanisce dopo una settimana. Per esempio quella per la
polpa di granchio, la quinoa, gli All Bran, il passato di zucca, il frullato di
papaya e latte di cocco, e altre cose.
22. Tendenzialmente ordino sempre e solo un tipo di pizza: la
margherita, che però non è la mia preferita. Quella che adoro di più in
assoluto è con pomodorini freschi e mozzarella, che ho mangiato tanti anni fa
in una pizzeria di Torino che ora ha cambiato gestione. Inoltre mangio la pizza partendo dalla fetta con meno mozzarella, lasciando per ultima quella che secondo me è la più formaggiosa. Tendo a fare la stessa cosa per ogni sorta di cibo: lascio per ultima la parte che credo sia più buona. Lo so è ridicolo.
Addendum...
A queste mie 22 caratteristiche
però voglio aggiungere una cosa fuori
meme: 3 tra i miei più grandi fallimenti. Perché? Semplice, voglio che
anche voi capiate che a volte fallire ci aiuta a vedere meglio le cose, oppure
ci rafforza, anche se per superare questi momenti ci vuole tempo, tanto tempo. Bisogna
solo non arrendersi mai e continuare a credere in sé stessi e nelle proprie
capacità. E inoltre mi sembra un buon modo perchè mi conosciate meglio.
1. Anni fa ero ai nazionali italiani di sci. Avevo perso una
marea di tempo allenandomi e molte giornate di scuola per andare alle
selezioni. Mi mancava pochissimo per poter fare quel passo in più che tanto
sognavo. Purtroppo sono caduta alla terza curva, scivolando su una lastra di
ghiaccio e fui squalificata. Non ci ho mai più riprovato, per la delusione e
ormai ho smesso completamente di fare qualunque gara agonistica.
2. Come alcuni sanno, sono un’alunna interna di Anatomia
Patologica della mia università e lavoro con un team di ricercatori,
professori, studenti e specialisti fantastici. Può non sembrare niente ma è una
cosa molto importate. La verità però è che non sono entrata subito a far parte
di questo gruppo: dopo aver fatto domanda, ho fatto un colloquio idilliaco,
perfetto, i professori che mi hanno esaminata erano entusiasti e mi davano per
presa. Ero felicissima, sicura del successo, finché poi non ho ricevuto la mail
che doveva confermarmi di essere stata presa: mi avevano rifiutata. Non ci ho
creduto, è stata una notizia che mi ha devastata. Non mi spiegavano nemmeno il perché
di ciò. Ero così motivata, il mio curriculum era perfetto e sembrava una cosa
sicura! Era andato tutto bene, eppure.
Ci sono stata
molto male finché poi una mia professoressa e amica mi ha spiegato perché non
fossi stata presa: perché davo 6 crediti in più rispetto al totale dei crediti
per anno. Le sono scoppiata a piangere di fronte, non sono riuscita a
trattenermi. Rifiutata per un formalismo burocratico. Mi sono sentita così
inutile, inadatta, e ciò non ha fatto che fomentare l’idea che ho di me stessa:
“non sono mai abbastanza”.
Poco dopo però
un altro professore mi chiese di entrare perché un ragazzo era stato cacciato. Non
ho esitato e ho accettato, così ora faccio parte di questo meraviglioso gruppo,
sebbene ancora oggi mi senta la “seconda scelta”, la ruota di scorta.
3. Non sono riuscita a impedire che certe persone facessero
delle cazzate. Questo punto è piuttosto misterioso, per ragioni personali, ma
per me è stato un grande fallimento. Sono sempre stata accanto alle persone che
avevano bisogno di aiuto, non le ho mai abbandonate e le ho supportate in
tutto. Alla fine quel che è successo è successo, molte di queste persone hanno rischiato
di morire, fino a che non hanno deciso di cambiare e di accettare i miei
consigli. Ora sono molto più felici, hanno superato ostacoli come depressione,
droga e altro, seppur abbiano tradito la mia amicizia e fiducia in alcuni casi.
Ho sempre pensato di aver fallito come amica, sorella, fidanzata e molto altro,
proprio perché non ero abbastanza per questi ruoli secondo alcuni, eppure dopo
anni ho capito che non ero io ad aver fallito, ma loro, con loro stessi.
I veri falliti sono coloro che
non ci provano, che si arrendono subito. Quelli che credete fallimenti in
realtà non sono altro che esperienze e ricordate:
Il sucesso è l’abilità di passare da un fallimento all’altro senza perdere l’entusiamo.
Winston Churchill
Grazie per aver letto l’articolo
e ora vi chiedo: quali sono le vostre stranezze, caratteristiche o
comportamenti strani che fanno di voi ciò che siete?
Direi che è stato molto istruttivo. :)
RispondiEliminaNemmeno a me piacciono le discoteche ne ballare e nemmeno le barbabietole.
Vedo che anche tu ogni tanto ti fai un week-end a Karamui-Karamui. :)
Ogni tanto è giusto condividere le proprie stranezze tanto come le proprie vittorie e fallimenti ;)
EliminaLe discoteche le ho sempre evitate come la peste, come molte altre cose. Non ci metterò mai più piede, questo è certo.
Per il resto sono un essere molto strano :P
Stando alla tua lista, abbiamo un po' di cose in comune: i vestiti gotici, l'odore di fumo, la discoteca, la pizza con i pomodorini...
RispondiEliminaLa mia follia è che non farò mai un post intitolato "22 follie o comportamenti strani", perché ho un'assurda superstizione che mi fa evitare il numero 2. Di solito tendo ad essere molto razionale, ma ho una serie piuttosto lunga di incidenti o infortuni che mi sono capitati il 2, il 20 o il 22 del mese, quindi se posso li evito. Se non posso, però, mi adatto: sono sopravvissuta a un viaggio in aereo l'11 settembre nel posto 22.
Che coincidenze singolari! Io invece ho un problema con il numero 5, o meglio deve sempre essere incluso nell'ora della mia sveglia (es. 7,25/6,35) e in diverse mie attività.
EliminaSe ti piacciono i vestiti gotici allora dovresti vedere questo sito: http://www.kinkyangel.co.uk hanno delle cose davvero grazione, come il vestito della foto :)