Wow, mi sorprendo di me stessa quasi... avevo detto che non avrei garantito
nessuna rubrica eppure siamo alla terza puntata dei miei sfoghi non-sense.
Meglio così, finché resisterò sarà sempre un piacere parlarvi un po’ di quello
che combino e penso.
Da cosa iniziare… beh questa settimana è stata un
discreto disastro per me. Anzi facciamo pure gli ultimi 10-15 giorni. Ho la
vitalità di una medusa, non so se sia per i farmaci e le terapie o per cosa, ma
se persino le persone intorno a me si sono accorte che non sembro avere forze
fisiche, mentali ed emotive, le cose non vanno molto bene. Per la mia gioia,
dormo pochissimo, svegliandomi a orari improponibili per un po’ di tempo e
girovagando per casa alla ricerca del sonno perduto. Quindi se avete qualche
consiglio siete i benvenuti, ormai penso che l’unica soluzione sia tirarmi un
mattone in testa per farmi dormire 1-2 ore filate.
Premesso ciò, non ho avuto una gran voglia di fare
chissà che cosa. Tra lo stare male e le teste di rapa che mi intasano Facebook
di minchiate ho perso la voglia di fare molte cose. Anche se sono comunque
riuscita a sistemare camera mia affinché non sembri uscita da una puntata di
accumulatori seriali (in quasi 3 anni di mia assenza i miei ne avevano
sfruttato lo spazio per trasformarla in un magazzino): adesso ho il mio angolino
di lettura, puntualmente invaso da qualcuno come mio padre o mia sorella che
oltre a rubarmi libri e fumetti si insediano in camera mia. Però sono contenta
di come stia venendo, quindi ve ne faccio vedere uno scorcio anche se è ancora
un work in progress. Quando tutti i fiori che ho piantato sbocceranno (a giugno)
vi farò vedere com’è venuta in tutto il suo splendore, ma per adesso
accontentatevi.
Vanno ancora appese mensole e librerie (e va creato
lo spazio per “Bernie”), però sono soddisfatta di questo lavoro: candele e
fiori mi rilassano tantissimo specialmente mentre leggo.
Se vi state chiedendo chi è Bernie vi fermo subito:
lo scoprirete tra circa una settimana al mio ritorno da Cesena e Fiano Romano.
Ma per chi mi conosce ci va poca fantasia, si sa che ormai ultimamente giro
solo più fiere di rettili a cui mi invitano, quindi basta fare 2+2 e capirete
che un nuovo amico squamoso sta per entrare nella mia vita (forse
temporaneamente ma chissà, trattandosi di un regalo/favore lo accoglierò molto
volentieri e magari rimarrà con me per più tempo). A questo proposito vi dico
già che la prossima puntata uscirà di lunedì, credo, dipende se riuscirò o meno
a fare Fiano-Cesena e Cesena-Torino in giornata in macchina. Ma lasciamo
perdere e andiamo avanti.
Notizie squamose a parte, questa settimana ho
iniziato un paio di serie (con iniziato intendo “ho visto qualche puntata della
prima stagione ma non sono riuscita ad andare oltre perché ero troppo stanca”).
- Sherlock: interessante giallo ovviamente su Holmes e Watson ma ambientato nei giorni nostri. Le puntate sono lunghe ma ci sono pochi episodi per stagione, gli attori sono bravi, specialmente l’inglese Benendict Crumberbatch (Sherlock), che sembra giovanissimo, e Martin Freeman (Watson), che ricordavo per Guida Galattica per Autstoppisti, Lo Hobbit e la “Trilogia del Cornetto”. Ma devo dire che i doppiatori non mi entusiasmano.
- Daredevil: serie carina, anche qua gli episodi sono un po’ lunghi ma è molto interessante. Rispetto al film della Marvel di qualche anno fa siamo su tutta un’altra strada! Attori bravi, trama senza buchi e scorrevole, piacevole da guardare e con battute sagaci.
Non mi soffermo molto su queste serie per il fatto
di averle appena iniziate e non ancora finite. Ovviamente poi non voglio fare
troppi spoiler, perché comunque sono interessanti e rappresentano un bell’intrattenimento.
Ma ho deciso però di soffermarmi sui 3 film che ho visto questa settimana:
1) Chappie: fantascienza e azione
in un film sugli androidi e l’intelligenza artificiale. Sinceramente non mi è
dispiaciuto, anzi l’ho trovato molto grazioso. Certo non si può definire un
capolavoro della fantascienza come Metropolis o Blade Runner per dire, ma
rispetto a molti film di questo genere usciti negli ultimi anni, questo l’ho
trovato gradevole (non un minestrone senza senso come per esempio Lucy). Gli
attori non li conosco, però trucco e recitazione sono ottimi. Ok è un film un
po’ per “zarri”, forse, ma a me è piaciuto (voto: 7.6/10).
2) Hachiko: un’amante degli animali
che non ha mai guardato questo film, strano vero? Beh, non mi ha mai destato
così tanta curiosità a dire il vero. Come nessun film strappalacrime sugli
animali, per quanto ami i nostri amici pelosi (e squamosi) trovo che questi
film siano sempre sciatti, mirati solo a far commuovere il pubblico. Per carità,
ci sta, ma è difficile convincere e far commuovere una persona che già
considera certi animali migliori di molti esseri umani. Insomma, anche io ho
conosciuto di persona cani con un comportamento simile e per quanto mi abbia
rattristato, non ha fatto che rafforzare le mie convinzioni.
Mi dilungo e vi riporto un esempio: nella mia casa
di campagna, i miei vicini sono sempre stati degli umili agricoltori e, ormai
di una certa età, si è scoperto che l’ottantenne Giovanni soffriva di problemi
respiratori (presumo dovuti a qualche organofosfato usato tempo fa) e girava
costantemente con l’ossigeno. Mi ricordo ancora l’ultimo giorno che gli parlai,
stavo leggendo sull’amaca, sotto gli ippocastani e quando mi alzai per entrare
in casa lo vidi sul suo balcone. L’ultima cosa che gli dissi fu “Ciao Busca! Che caldo che fa oggi vero?”,
la sua risposta fu molto debole e dentro sentivo forse che quella sarebbe stata
una delle ultime volte in cui l’avrei visto. Il giorno dopo lo portarono via in ambulanza e
morì dopo un breve ricovero. Sua moglie Rosa era rimasta da sola a casa con la
figlia e i nipotini che venivano a aiutarla ogni tanto. Gestire galline,
conigli, campi e nocciole da sola non è facile, specialmente da anziani. La
cosa che la sorprendeva però fu vedere la cagnolina Titina, anzianotta anche
lei, sparire ogni giorno sempre alla stessa ora per poi ritornare 2 ore dopo. Non
capendo dove andasse e per paura che fosse investita, decidemmo di seguirla un
paio di volte. Scoprimmo così che andava dalla tomba di Giovanni, il suo
padrone, ogni singolo giorno, prima che morisse avvelenata per errore da
qualche stronzo che sperava di avvelenare il mio di cane (da tartufi, cosa che
crea molte risse e spiacevoli eventi nelle Langhe).
Quindi alla fine di animali così ce ne sono, e
molti anche. Hachiko non mi ha sorpreso molto come film né mi ha
particolarmente toccata per quanto la storia sia vera. Certo vedere un cucciolo
fa sempre tenerezza (dannato effetto Bambi), ma non basta per farmi dire di un
film che sia bello. Tuttavia non ho potuto evitare di divagare con la mia
testaccia (spoiler): in fondo il cane
rimane ad aspettare ogni singolo giorno della sua vita che ciò che ama ritorni
da lui, per poter essere di nuovo felice. Un po’ come fanno alcuni di noi. Non aspettiamo
forse, invano, che ciò che ci rende felici ritorni? Eppure nel nostro cuore, sappiamo che non
accadrà. Questo è l’unico aspetto del film che mi ha dato da pensare. Il mio
voto finale quindi è un 8.1/10.
Che discorsi deprimenti faccio ogni tanto…
3) Jackie: film biografico e
drammatico sulla moglie di John F. Kennedy dopo il suo assassinio. Dalla critica
e dai commenti me lo aspettavo più… accattivante forse, non so se definirlo
così. Invece è un film molto discorsivo, riflessivo. Bello per carità, molti
discorsi sono profondi e toccanti ma me lo aspettavo diverso. Sceneggiature ricercate, geometriche che mi ricordano molto Kubrick per certi versi. In compenso, adoro
Natalie Portman come attrice, ha una mimica facciale ottima anche se forse a
volte un po’ sforzata a detta mia. Vorrei capire, a questo proposito, cos’abbia
di speciale “La La Land”, tanto da aver vinto così tanti premi tra cui, se non
erro, quello per la miglior attrice. Che poi, in tutta franchezza, io detesto i
musical…
Comunque, mi sono dilungata un po’ perché questa
settimana non è stata particolarmente interessante. Ora, per la vostra gioia,
passo a qualche delirio.
Rimettendo a posto camera mia ho ritrovato la mia
collezione di tavole su Pinocchio del disegnatore Frezzato, di cui sono molto
gelosa e che avevo iniziato a comprare circa 5 anni fa pensando che alcune mi
sarebbe piaciuto appenderle nella camera dei miei figli in futuro. Ne ho appesa
una sola però in camera, la fata Turchina al circo che guarda Pinocchio ormai
trasformato. È un acquerello estremamente bello e colorato e il volto della
fata è magnifico. Non so perché abbia appeso solo questo per adesso, forse gli
occhi tristi e melanconici della ragazza rispecchiano questo mio periodo un po’
buio.
Ormai cerco rifugio dai miei pensieri nei libri
(sto finendo la trilogia di Murakami), ascoltando musica e cercando di scacciar
via la tristezza. Ho una voglia incredibile di amare, essere felice,
sorprendere le persone che risulta difficile da contenere, eppure il mio corpo
è una dannatissima pietra che mi dà il tormento, per quanto ci stia lavorando e
mi stia facendo forza per andare avanti.
La stanchezza mentale e fisica si sentono… ma non
ho voglia di essere negativa! Anzi vi do qualche news: se mi seguite su G+
avrete notato (o no ma pazienza) che qualche settimana fa lasciavo indizi su
una mia nuova attività. Ebbene, ho un set fotografico in programma per una
creatrice di gioielli italo-spagnola insieme al mio collega Eros (ovviamente
nome d’arte), dove mi vedrete insieme ad alcuni miei animali, con la
partecipazione della mia sorellina fotografa che ha deciso di fare un
portfolio. Lo so che dico di essere stanca, ma alla fine trovo sempre la forza
di fare stupidaggini, però mi sembrava un modo carino per fare pubblicità anche
alle mie bestie, visto che alcune fiere importanti si avvicinano. In ogni caso,
chi ha buon occhio ha notato che ho già fatto delle foto per pubblicizzare un’estetista
spagnola (forse prima o poi ve le farò vedere, ma basterebbe andare a cercare
bene su qualche social per trovarle). Con questa ultima notizia chiudo e passo
ai consigli utili della settimana!
1. Cercate di risparmiare. Scialacquare i propri
soldi può farvi sentire appagati, ma riempirvi la casa di cianfrusaglie non
servirà a nulla. Nessun iPhone potrà rendervi felici quanto una persona.
2. Amate di più. Uscite, conoscete persone e aprite
il vostro cuore a nuove conoscenze (ascoltate Anna l’asociale che non esce mai
di casa ma fa colpo sui fattorini delle pizze).
3. Imparate a fare cose nuove. Non so, studiate una
nuova lingua, provate a fare foto, disegnare, scrivere o ballare. Aiutano a
distrarsi e migliorano l’umore.
4. Sfidate le vostre capacità. Se pensate di non
riuscire a fare qualcosa almeno provateci! Non arrendetevi subito!
5. Non prendete esempio da me: non riempitevi casa
di animali! Per quanto siano carini e coccolosi, hanno bisogno dei loro spazi. Quindi,
per esempio, se vi chiedessero se volete acquistare una zebra per soli 10.000€,
non dite di sì, ma chiedete se quella somma è rateizzabile prima (eh sì, mi è
successo davvero).
6. Camminate, fate sport. La soddisfazione di
respirare aria pulita, vedere nuovi panorami o sforzare il proprio corpo, è
unica.
8. La dieta fa bene al corpo, ma pizza e sushi
fanno bene all’anima. Concedetevi qualche coccola ogni tanto.
Questo abominio invece fa bene agli stitici. |
Con questo vi saluto e vi auguro un buon inizio settimana!